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Skin care.Principi attivi contenuti nei prodotti cosmetici.Glossario A-Z .

A

Acido azelaico (azelaic acid): un acido dicarbossilico, inibisce al 90% l'enzima 5-alfa H-reduttasi, implicato nella sintesi degli androgeni. Ha le seguenti proprietà: come antibatterico riduce la proliferazione batterica (Propionibacterium acnes e Staphylococcus epidermidis), come cheratolitico e comedolitico normalizza l' anomala crescita di cheratinociti anche all'interno del follicolo pilifero, come antiossidante combatte i radicali liberi e riduce l'infiammazione, come seboregolatore normalizza l'attività delle ghiandole sebacee. Acido cisteico (cysteic acid): è un aminoacido solforato che innescano la lipolisi negli adipociti e promuove il trasporto degli acidi grassi verso le cellule mitocondriali. Acido cogico (kojic acid): è un agente depigmentante ottenuto dalla fermentazione dell'olio d'oliva che inibisce la sintesi di melanina influendo sull'enzima tirosinasi mediante un'attività antiossidante che, neutralizzando l'ossigeno, impedisce lo svolgersi delle reazioni necessarie per la conversione della tirosinasi in melanina. Ha inoltre azione diretta anche sulla dopacromo tautomerasi, enzima che concorre alla formazione delle eumelanine. Associato all'acido mandelico velocizza i processi di depigmentazione delle macchie già dai primi trattamenti attraverso il ricambio cellulare. La sua composizione lo rende un prodotto atossico poco irritante ed adatto a pelli di ogni età. Acido glicolico (glicolic acid): è un alfaidrossiacido (AHA) derivato dalla canna da zucchero che, grazie alla sua grande capacità di penetrazione, provoca una profonda esfoliazione dello strato superficiale della pelle, stimolando il turnover cellulare e promuovendo così un notevole aumento dello strato spinoso (o germinativo) L'Acido Glicolico indebolisce il “cemento” intercellulare che unisce le cellule dello strato corneo favorendo l'esfoliazione dei corneociti e donando quindi alla pelle una maggiori levigatezza e morbidezza. Inoltre dissolve il “tappo cheratinico” che ostruisce il bulbo pilifero favorendone il drenaggio e diminuendo così la risposta acneica o comedogenica e normalizzando le attività della pelle. Altra funzione importante dell'acido glicolico è quella di aumentare la sintesi di collagene, elastina e l'idratazione endogena ottenendo così un miglioramento del trofismo generale della pelle e attenuando le piccole rughe. La sua azione levigante innanzitutto migliora quelle condizioni igieniche alterate che sono il terreno dove l'acne si può facilmente attecchire e proliferare. Esso rimuove il cosiddetto “tappo cheratinico” che ostruisce i pori e normalizza la produzione sebacea, ricreando così le condizioni igieniche ottimali per la normalizzazione del problema. In secondo luogo esfoliando lo strato corneo vuole ridurre i segni cicatriziali dovuti a pregresse forme acneiche. Acido ialuronico ( sodium jaluronate) : glucosamminoglicano ( polimero di carboidrati) di grande peso molecolare altamente idrofilo; grazie alla sua elevata polarità trattiene una grande quantità di acqua impedendone l'evaporazione, mantiene costante l'idratazione naturale cutanea ed aiuta a ricostituire il film idrolipidico. Acido lattico (lactic acid): acido organico appartenente alla categoria degli alfaidrossiacidi, sostanze in grado di rompere i legami che si creano tra i cheratinociti, favorendo la penetrazione dei principi attivi del cosmetico nel quale si trova anche fino agli strati più profondi dell'epidermide. L'Acido Lattico ha capacità idratanti ed esfolianti superiori rispetto a tutti gli altri AHA, superiore addirittura del 70-95% rispetto all'acido glicolico nell'aumentare i depositi di Acido Ialuronico (HA) e stimolarne la sintesi, determinando un'eccezionale e duratura idratazione. Essendo un componente naturale del nostro organismo, come tale viene tollerato limitando fortemente tutte le sindromi irritative che si possono manifestare nei trattamenti con altri AHA. Favorisce il turnover cellulare superficiale e idrata la pelle rendendola più luminosa. Acido linoleico isomerizzato (isomerized linoleic acid): è una composizione isomerizzata di acido linoleico contenente almeno il 50% di acido linoleico coniugato. L'acido linoleico è uno degli acidi grassi essenziali e appartiene al gruppo degli Omega 6. Acido mandelico (mandelic acid): grazie alle sue dimensioni molecolari più grandi rispetto agli altri AHA, presenta diversi vantaggi: - non è foto sensibilizzante (quindi può essere effettuato in qualsiasi periodo dell'anno) - non produce bruciore o intensi eritemi come gli altri AHA pur stimolando efficacemente l'esfoliazione epidermica e la rigenerazione dermica, ed è quindi indicato anche per le pelli sensibili. - può essere lasciato in posa per tempi più lunghi - esercita un ottimo effetto tensore, assottiglia le rughe superficiali - ha una spiccata attività antibiotica (indicato quindi per acne anche attiva, ma non cistica) - è un ottimo depigmentante Vedi anche: studio scientifico sull'acido mandelico AHA: vedi Alfaidrossiacidi Allantoina (allantoin): è un composto organico (gliossildureide) prodotto del metabolismo delle basi puriniche e formato dalla condensazione di due molecole di urea di cui mantiene la proprietà idratante e cheratoplastica, ma più spiccate. E' un "cell-proliferant" poiché promuove ed accelera la proliferazione cellulare cutanea (cioè diminuisce il tempo di rinnovamento dello strato corneo), ha effetto cheratolitico (la pelle diventa più morbida ed elastica), ha un effetto riparatore su irritazioni causate dai raggi UV e dermatiti irritative da contatto . Presenta inoltre proprietà cicatrizzanti, protettive e lenitive , associate ad un'elevata tollerabilità, che la rende specifica per la preparazione di emulsioni destinate al trattamento di pelle rugosa e screpolata. Ha inoltre una efficace azione antiossidante. E' un ottimo promotore di assorbimento dei principi attivi in soluzione. Alfaidrossiacidi: Gli alfaidrossiacidi (AHA) ed altri acidi della frutta (acido malico dalle mele, acido tartarico dall'uva, acido glicolico dalla canna da zucchero, acido citrico dagli agrumi ecc.) sono acidi organici carbossilici molto utilizzati per le loro proprietà esfolianti ed antiossidanti. La loro azione esfoliante li rende particolarmente idonei per i peeling, poiché, grazie alle loro piccole dimensioni, penetrano in profondità e promuovono la rigenerazione cellulare (le nuove cellule si riorganizzano in strati più regolari) e l’attività fibroblastica, aumentando la produzione di collagene, elastina e ialuronico e conferendo all’epidermide un aspetto più luminoso, fresco ed uniforme. La loro principale funzione è quella di dissolvere i legami chimici intercellulari nello strato epidermico superficiale facilitando il distacco dei corneociti. La ragione per cui gli AHA sono utilizzati anche nelle creme cosmetiche è che a basse concentrazioni si frappongono tra le cellule dello strato corneo aumentando i ponti di idrogeno e richiamando così acqua dagli strati sottostanti. La loro proprietà cheratolitica ed esfoliante rende gli AHA indicati per pelli grasse (o impure), specie se asfittiche, perché facilitano la fuoriuscita del sebo dal follicolo, evitando così la formazione di foruncoli e comedoni. E’ dimostrato scientificamente che l’attività di epidermidi più mature trattate con gli alfaidrossiacidi migliora sensibilmente già dopo poche settimane di trattamento. Gli AHA sono indicati per: photoaging, cronoaging, ipercheratosi, cicatrici acne, seborrea, iperpigmentazioni. Se è vero che un assottigliamento dello strato corneo favorisce la penetrazione dei principi attivi e rende la pelle maggiormente permeabile, è molto importante considerare sia i principi attivi associati all’ AHA, sia la concentrazione (indicata in percentuale) sia il PH del prodotto utilizzato, perché un’eccessiva aggressività può determinare un anomalo assottigliamento cutaneo ed una maggiore fragilità, con conseguenti microabrasioni e rottura di capillari. La frequenza dei peeling con AHA è da valutare secondo le condizioni della pelle e l’età: dopo i 40 anni, a causa del rallentamento dell’attività metabolica cellulare, trattamenti troppo frequenti possono rendere la pelle troppo sensibile agli agenti esterni, e va quindi dato il tempo di ricostituire le difese naturali. Attualmente si sta cercando di calibrare l’azione degli AHA per diminuirne il più possibile gli effetti collaterali ed ottenere un progressivo miglioramento degli inestetismi utilizzando i soft peeling, categoria a cui appartiene l'acido mandelico. Per mantenere nel tempo i risultati ottenuti è fondamentale l’utilizzo di prodotti domiciliari e la correzione di cattive abitudini di vita (alimentazione, stress, sedentarietà, scarsa idratazione, ecc). Aloe vera (aloe barbadensis): le sue proprietà interessanti sarebbero da ricercarsi in una molecola proteica combinata con un carboidrato complesso, il quale, agendo in combinazione con altri principi attivi della Aloe vera stessa, sarebbe in grado di regolare svariate azioni di controllo sul metabolismo. L' Aloe Vera contiene anche vitamine A-C-E e svariate vitamine del tipo B, minerali come calcio, potassio, zinco, magnesio, rame, manganese e aminoacidi (20 su 22 necessari per il nostro organismo), enzimi vari, proteine e mucopolisaccaridi. Poiché stimola la crescita dei fibroblasti, la sintesi di collagene e acido ialuronico, ed il loro effetto tensore ed antiage, l'aloe vera è ideale per la cura della pelle della pelle matura, asfittica, devitalizzata, opaca o disidratata. Uno studio clinico effettuato su 194 donne operate per neoplasie mammarie e sottoposte a radioterapia ha dimostrato che la dermatite da raggi migliora in modo statisticamente significativo dopo applicazione topica di gel di Aloe (Fonte: Società Italiana di Medicina Naturale). Arbutina (arbutine): glucoside idrochinonico di origine naturale, detto anche arbutoside, estratto piante appartenenti alle famiglie Rosacee ( Pyrus communis), Ericacee (uva orsina), e Sassifragacee (Bergenia crassifolia). Subisce l'azione idrolitica degli acidi e dell'emulsina trasformandosi in D-glucosio e idrochinone. L'idrochinone è stata la prima molecola utilizzata per il trattamento delle iperpigmentazioni, ma la sua tossicità ne ha ridotto la diffusione. L'arbutina invece gode della stessa efficacia dell'idrochinone a una tossicità estremamente limitata quando e' complessata in nanostrutture quali ad esempio quelle costituite da b–ciclo destrine, ottenute per via biologica (sono naturali e di origine vegetale) per mezzo di un enzima di tipo glicosidasi ciclico capace di trasformare l'amido in destrine cicliche. Ricordiamo che le b-ciclodestrine hanno ‘ la parte esterna idrofila che delimita una cavita' centrale idrofoba in cui possono essere ospitate una grande varieta' di molecole attive al fine di formare dei complessi d'inclusione attraverso un processo d'incapsulazione molecolare che difende le sostanze ospiti da quei processi ossidativi e degradativi che potrebbero danneggiarle. Inoltre le ciclodestrine possiedono un'altra capacita' che le rende interessanti per le applicazioni cosmetiche: la possibilita' di un rilascio controllato - slow release - che migliora la biodisponibilità' (ndr: dott. Ugo Citernesi, Responsabile divisione cosmetica Istituto Ricerche Applicate - I.R.A.) e quindi un incremento dell'efficacia del principio attivo.

B Bardana (arctium lappa extract): i componenti principali della radice di Bardana sono rappresentati dagli acidi caffeilchinici, composti polifenolici quali l'acido clorogenico, l'acido caffeico, l'acido isoclorogenico ed altri derivati dell'acido caffeico. Sono inoltre presenti in elevate quantità inulina (27-45%) e mucillagini (24-40%), composti poliacetilenici solforati (fino allo 0,2%), guaianolidi, acido costusico, lignani (arctigenina), un olio essenziale ricco di sostanze amare e fitosteroli (sitosterolo e stigmasterolo). La presenza di acidi caffeilchinici è la ragione della sua spiccata attività sebo normalizzante, antirpuriginosa e dermopurificante. I medesimi acidi svolgono azione protettiva del collagene dal danno ossidativo derivante dai raggi ultravioletti (UVA e UVB) e da infiammazioni determinate da seboorea eccessiva, ed inibiscono l' enzima ialuronidasi, responsabile del danno tissutale provocato da flogosi derivanti da acne, dermatite seborroica, psoriasi, ecc. L'estratto di bardana è un efficace normalizzante e purificante per le pelli grasse, impure, asfittiche, comedoniche ed acneiche, riducendo anche l'attività delle ghiandole sebacee e l'aspetto unto della pelle. Betasitosterolo (beta-sytosterol): si estrae dal Saw palmetto (o serenoa repens) e dal pigeum africanum,ed è uno sterolo dalla struttura chimica simile a quella del colesterolo ma con un gruppo etilico in più. E' un buon antiossidante che, oltre a combattere i radicali liberi, stimola la produzione di altri enzimi antiradicalici. La sua peculiarietà consiste nel bloccare i recettori degli androgeni nei follicoli: è infatti in grado di intervenire sia sui recettori citosolici del diidrotestosterone e dell'androstandiolo che sulla 5 alfa reduttasi, attivando inoltre ai recettori di membrana cellulare degli estrogeni a cui si lega. Burro di karité (butyrospermum parkii): estratto dal nocciolo del frutto del Karité è dai tempi antichi apprezzato per le sue innumerevoli proprietà eudermiche. Grazie alla sua origine totalmente naturale e la sua ricchezza di acidi grassi (acido oleico – 42/50%, acido stearico – 30/45%, acido palmitoleico – 3/9%, acido linoleico - 4/7%, triterpenici – 12/18%) e in saponificabili, è fortemente emolliente ed elasticizzante, ottimo per il trattamento di pelli secche e desquamate, ustioni, arrossamenti, ulcerazioni ed irritatazioni in genere, svolgendo inoltre azione lenitiva, cicatrizzante, riepitelizzante, restituiva, protettiva, idratante, nutriente ed antiossidante. L a peculiarità che caratterizza questo pregiatissimo ingrediente è la ricca frazione di fitosteroli (costituenti strutturali di pareti e membrane cellularie precursori di vitamine del gruppo D), composti fenolici, acido cinnamico, vitamine liposolubili e karitene. C Calendula (calendula officinalis): è una pianta originaria dell' Egitto, i cui fiori sono oggetto di una monografia terapeutica positiva della Commissione Tedesca. E' estremamente ricca di triterpenoidi, saponine (glicosidi A-D, D e F), flavonoidi, caroteni (fino all'1,5%), tannini e oligoelementi polisaccaridi, oli volatili ed acidi grassi essenziali, glicosidi dell'acido oleanolico, allantoina, steroli (sitosterolo, stigmasterolo muc il lagini, ma soprattutto di una saponina, che, insieme ai flavonoidi, le conferisce una buona capacità lenitiva e decongestionante (grazie anche alla presenza di azulene), immunomodulatrice e lenitiva in quanto stimola la granulazione laddove è presente un aumento del metabolismo di glicoproteine, collagene e nucleoproteine a seguito di infiammazione. Stimola inoltre il metabolismo cellulare cutaneo accelerando il turnover epidermico e promuovendo l'attività dei fibroblasti del derma favorendo la sintesi di collagene e svolge azione vasoprotettrice a livello del microcircolo. Inoltre risulta utile per riequilibrare l'idratazione dell'epidermide e stimolare l'irrorazione sanguigna a livello cutaneo, rendendo la pelle più elastica e pertanto più resistente alle irritazioni meccaniche e chimiche. Uno studio clinico controllato ha paragonato l'effetto antiflogistico cutaneo di una crema a base di calendula versus quello di un topico contenente trolamina. Sono state arruolate 254 pazienti, che erano state operate per carcinoma mammario e che erano state trattate con radioterapia dopo l'intervento. Esse dovevano applicare sulla cute interessata una o l'altra delle due creme in esame subito dopo la fine di ogni sessione di radioterapia. Si è visto che l'insorgenza di dermatite acuta di grado 2 o superiore era del 41% nel gruppo calendula e del 63% in quello trolamina, con un'evidente riduzione anche del dolore connesso alla flogosi cutanea. La crema alla calendula era più difficile da applicare, ma è stata giudicata superiore a quella alla trolamina nel lenire la flogosi da radiazioni (Fonte: Società Italiana di Medicina Naturale). Caffeina (caffein): alcaloide a base purinica legato a gruppi metilici, denominati per questo metil-xantine. Sostanza sinergica all'attività di apoptosi selettiva nei riguardi delle cellule danneggiate da UV . La caffeina, oltre ad essere un ottimo lipolitico e termogenico, è apprezzata in cosmetologia per la sua capacità di stimolare la microcircolazione, il drenaggio e conseguentemente la rimozione dei liquidi stagnanti (funzione antiedematosa). Carnitina (carnitin hcl): la sua azione metabolica è dovuta al fatto che rappresenta l'unico “carrier” in grado di veicolare gli acidi grassi a lunga catena per attraversare la membrana interna dei mitocondri dove essi vanno incontro alla beta-ossidazione, ovvero vengono bruciati all'interno dei mitocondri per produrre energia. Ha un'azione vasoprotettrice, in quanto è in grado di proteggere l'endotelio e la muscolatura liscia dei vasi, migliorando la circolazione sanguigna a livello degli arti periferici. Oltre alle sue indubbie proprietà snellenti, stimolanti e drenanti, la carnitina rende la pelle più tonica, elastica, levigata e compatta. Centella asiatica (centella asiatica): contiene prevalentemente saponine triterpeniche (asiaticoside, madecassicoside), acidi triterpenici (acido asiatico, acido madecassico), flavonoidi, fitosteroli, tannini, sali minerali, zuccheri. Le sue principali proprietà sono eudermiche (in quanto favorisce la riparazione tissutale, la riepitelizzazione e la cicatrizzazione) antirughe, antismagliature, rassodanti, flebotonica in quanto normalizza il connettivo perivascolare (contrastando l'eccessiva permeabilità endoteliale e ripristinando il normale equilibrio tra circolazione capillare e trofismo cellulare), ed antiossidanti. Diverse ricerche confermano che la Frazione Totale Triterpenica della Centella (FTTCA: asiaticoside 40%, ac.asiatico 30% e ac. madecassico 30%) migliora il trofismo vascolo-connettivale ottimizzando il sistema micro-vasculo-tissutale. Una adeguata sollecitazione del reticolo endoteliale stimola l'attività e la rigenerazione fibroblastica con conseguente aumento della produzione della sostanza fondamentale amorfa della matrice extracellulare (glicosaminoglicani). L'azione trofica dei terpeni agisce favorendo l'inserimento degli aminoacidi alanina e prolina nella struttura del collagene, migliorando quindi la produzione qualitativa e quantitativa del collagene di tipo I (il più rappresentativo nel derma) e di tipo III (abbondante nel tessuto connettivo lasso e nelle pareti dei vasi sanguigni). Poiché le molecole mucopolisaccaridiche e collageniche del derma trasferiscono l'acqua dagli strati profondi allo strato corneo, ne deriva un significativo miglioramento dell'idratazione superficiale. Esplica infine un effetto tonificante della cute che appare levigata e compatta. Uno studio clinico controllato ha valutato l'effetto di un prodotto composto dallo 0,1% di madecassoside estratto dalla centella e dal 5% di vitamina C sull'invecchiamento cutaneo. Sono state arruolate 20 donne di mezza età apparentemente sane, che dovevano applicare il prodotto in questione due volte al giorno per 6 mesi, valutando pre e post terapia l'aspetto della cute e la sua istologia. Al termine dello studio le donne del gruppo verum mostravano un significativo miglioramento dell'elasticità, della robustezza e dell'idratazione della cute, con un'evidente riduzione dell'entità delle rughe. Dal punto di vista istologico si notava un aumento del connettivo elastico nelle papille del derma. Questo miglioramento era presente nel 66% delle partecipanti. Lo studio indica che una crema dermica a base di vitamina C e di madecassoside favorisce il mantenimento dell'elasticità e del trofismo cutaneo (Fonte: Società Italiana di Medicina Naturale). Collagene idrolizzato (hydrolyzed collagen): è presente in tutte le strutture connettive di sostegno, rappresenta il 30% dell'intera massa di proteine umane, e costituisce, con l'elastina e l'acido ialuronico, la principale componente della sostanza fondamentale del derma. La principale funzione del collagene è quella di conferire sostegno e resistenza a tutta la struttura cutanea, in virtù della particolare impalcatura tridimensionale della sua molecola. Il collagene idrolizzato è una proteina che contiene gli stessi 18 aminoacidi del collagene naturale presente in tutte le strutture connettive di sostegno, prevalentemente glicina, prolina e idrossiprolina. Essendo costituito anch'esso da molecole tridimensionali strutturali di basso peso molecolare è facilmente assimilabile e svolge rapidamente la sua azione rassodante, elasticizzante, rigenerante e trofica ripristinando l'idratazione dello strato corneo e rendendo la pelle più luminosa e turgida.

D - E Edera (hedera helix): si ricava dalle radici e dalle foglie dell’ hedera helix, ed è ritenuto un ottimo emolliente e vasoprotettore (diminuisce la permeabilità dei vasi). L’applicazione topica è utile per drenare, riattivare il microcircolo e favorire il riassorbimento degli edemi agevolando l’eliminazione delle tossine e degli accumuli adiposi; è anche un ottimo tonificante, decongestionante, antipruriginoso e desensibilizzante, utile quindi nel trattamento delle pelli irritabili, inoltre i flavonoidi e le saponine di cui è ricca svolgono rispettivamente attività sedato-lenitiva ed un’azione astringente e vasocostrittrice. L’edera possiede straordinarie proprietà antimicotiche, antielminitiche, molluschicide, antimutagene I composti attivi dell’edera, compresi i saponosidi, agiscono come agenti penetranti, ovvero contribuiscono al migliore assorbimento da parte della pelle degli altri ingredienti a cui è associata; i saponosidi, tensio-attivi naturali, aiutano inoltre a decongestionare il sistema linfatico e rendere solubili i lipidi. Considerate le sue numerose proprietà è assolutamente riduttivo utilizzarla solo nelle preparazioni per il trattamento della cellulite o delle problematiche emolinfatiche.

Elastina idrolizzata (hydrolyzed elastin): l’elastina è una proteina del tessuto connettivo che, grazie alla sua organizzazione in fibre disposte a reticolo, conferisce tono ed elasticità alla pelle e favorisce l’aumento del contenuto idrico dei corneociti, conferendo estrema setosità al tessuto.

Equiseto (equisetum arvense extract): è estremamente ricco di sali minerali, acido silicico, equisetonina (saponoside), sali di potassio, silice alluminio e manganese, flavonoidi (soprattutto isoquercitina), steroli, acido ascorbico, acidi organici (vitamina C, acido cinnamico, dicaffeicotartarico, malico, ossalico ed altri), alcaloidi tracce (equispermina, laustrina, nicotina e palustrine), gliceridi dell'acido stearico, linoleico, lonolico, oleico, cinnaminici, dacaffeiltartrici L'Equiseto è una pianta essenzialmente rimineralizzante con un'ottima azione rielasticizzante (rallenta inoltre l’invecchiamento delle fibre elastiche) e rassodante, per la prevenzione delle rughe e per contrastare la formazione delle smagliature. Essendo ricco di oli naturali e sostanze idratanti ricostituenti il mantello idrolipidico, favorisce le cicatrizzazioni, dona alla cute maggiore resistenza e morbidezza, rendendola tonica, luminosa e vellutata.

Escina (escine): viene estratta dall’ Aesculus hippocastanum ed è frazione isolata di glicosidi triterpenici dotata di diverse proprietà; la β-escina in particolar modo è considerata la molecola principale responsabile degli effetti vasoprotettori. L'elucoside (glicoside cumarinico) ha un effetto antinfiammatorio, i flavonoidi tra cui la quercitina e il kampferolo, svolgono azione antiossidante insieme alle procianidine. L’escina è utile per aumentare resistenza e permeabilità dei capillari (diminuisce il numero dei pori della parete capillare rinforzando gli stessi vasi e diminuendone la permeabilità), determinando anche un buon effetto antiedemigeno (favorisce il ricambio elettrolitico locale ed il drenaggio dei fluidi intercellulari ristagnanti). E’ indicata per disturbi circolatori di varia natura (gonfiori, pesantezza, dolori, prurito ecc.), varici, fragilità capillare, sindromi postflebitiche e cellulite. In quanto, da diversi studi scientifici, si è appreso che l’escina porta ad un aumento dell’escrezione di glucorticoidi, inibenti le infiammazioni e la formazione di edemi. Essendo questa sostanza una saponina, l’effetto tensioattivo incrementa l’igroscopicità degli eritrociti e normalizza l’interscambio di fluidi inter ed extra cellulari (diminuendo il travaso proteico dalle pareti capillari). L’escina è inoltre un antiessudativo. F Fosfatidilcolina (phosphatidylcholine): chiamata anche polienilfosfatidilcolina, a volte abbreviata come PC, è un fosfolipide costituito da un gruppo fosfato, da 2 acidi grassi e dalla colina, precursore dell'acetilcolina. Avendo una testa idrofila e due code lipofile gode di proprietà anfipatiche. Si tratta di uno dei più importanti componenti delle membrane biologiche, in particolare, è il fosfolipide più abbondante sulla parete esterna della membrana plasmatica di cui regola tutte le funzionalità. Contiene principalmente acido palmitico e acido stearico e, soprattutto, gli acidi grassi insaturi oleico, linoleico e linolenico, partecipa anche all’ esterificazione del colesterolo nelle lipoproteine ad alta densità (HDL), per azione del enzima LCAT che convertono il colesterolo in estere di colesterolo e contemporaneamente la fosfatidilcolina in lisofosfatidilcolina. Facilita inoltre l’assorbimento di alcune vitamine del complesso B e della vitamina A. La fosfolipasi D catalizza l'idrolisi della fosfatidilcolina in acido fosfatidico, rilasciando la colina solubile nel citosol. Utilizzata per via iniettiva solubilizza i grassi riducendo il volume degli adipociti, mentre introdotta in prodotti cosmetici necessita di veicoli che ne aiutino il passaggio negli strati più profondi.

G Gingko biloba (ginkgo biloba extract): è l'albero più antico della terra (250 milioni di anni) ed è ricchissimo di principi attivi: ginkgolidi A, B, e C (sostanze di struttura diterpenica), il sesquiterpene bilobalide e i ginkgoflavonglucosidi. I flavonoidi del Ginkgo sono principalmente rappresentati da flavonoli glicosidi del tipo della quercitina, del kaempferolo, dell’isoramnetina e della miricetina ed inoltre da biflavoni del tipo dell’amentoflavone (bilobetina, ginkgetina, isoginkgetina, ecc.). In minore quantità sono inoltre presenti flavoni (apigenina, luteolina, e loro glicosidi), flavan-3-oli e proantocianidine (catechina, gallocatechina, ecc.), flavanoli (diidromiricetina). Il ginketolo, isiginketolo ed il bilabetolo agiscono sulle membrane cellulari, stabilizzandole. Il ginkolide blocca la perossidazione lipidica e la formazione di radicali liberi, inibisce il fattore di attivazione delle piastrine (PAF). L’estratto di foglie di Ginkgo è ampiamente utilizzato in farmaci ed integratori per le sue benefiche proprietà sul sistema circolatorio; possiede inoltre proprietà neuroprotettive e trofiche a livello dei tessuti. Gli effetti della pianta sulla circolazione includono riduzione della viscosità ematica, regolazione del tono vascolare e protezione dell’endotelio dei vasi sanguigni, stabilizzazione della permeabilità capillare e miglioramento del microcircolo. L’effetto sui tessuti si manifesta con azione antiipossica, con il miglioramento del metabolismo cellulare e la prevenzione della perossidazione lipidica indotta dai radicali liberi. L’uso cosmetico del Ginkgo è essenzialmente legato alla marcata attività radical scavenger dei ginkgoflavonglucosidi ed inoltre alle spiccate proprietà stimolanti e protettive del fitocomplesso a livello del microcircolo e del metabolismo cellulare. Gli estratti di Ginkgo entrano quindi nella formulazione di cosmetici adatti a proteggere la pelle dallo stress ossidativo e in prodotti antiinvecchiamento, dove accanto all’efficace attività antiossidante esercitano un’azione di stimolo a livello del turnover epidermico. Per le loro benefiche proprietà sulla microcircolazione, inoltre, i derivati estrattivi del Ginkgo Biloba vengono impiegati nei trattamenti cosmetici per la fragilità capillare e la cellulite.

Ginseng (panax ginseng): i principali componenti della radice di Ginseng sono i ginsenosidi (Rb1, Rb2, Rc, Re, Rg1), un gruppo di saponine triterpeniche variamente sostituite e presenti in ragione del 2-3%. Sono inoltre presenti polisaccaridi complessi (panaxani A-E e Q-U), panaxinolo, polipeptidi, vitamine del gruppo B, olio essenziale. Gli estratti di radice di Ginseng sono ampiamente utilizzati in farmaci ed integratori per le loro proprietà tonico-adattogene, utili in caso di stress e affaticamento psicofisico. Tra le molteplici azioni farmacologiche del fitocomplesso troviamo l’attività antiossidante, efficace nel prevenire la perossidazione lipidica indotta dai radicali liberi e svolta prevalentemente dai ginsenosidi Rb1 ed Rg1. Anche in seguito all’uso topico, è stato dimostrato che le saponine del Ginseng esercitano un effetto stimolante e tonificante a livello del microcircolo subepidermico. In campo cosmetico gli estratti della pianta sono quindi in grado di migliorare il metabolismo tissutale dell’epidermide e del derma, tonificando allo stesso tempo anche il sistema sottocutaneo e conferendo maggior turgore alla pelle. Il Ginseng trova quindi un impiego razionale per conferire maggiore vitalità, elasticità e tono alla pelle. (Fonti: Journal of Agricultural and Food Chemistry, April 2006, pages 2558–2562; Phytotherapy Research, January 2005, pages 65–71;Archives of Pharmacal Research, February 2002, pages 71–76; and Cancer Letters, March 2000, pages 41–48).

Guaranà (paullinia cupana seed extract): è una pianta rampicante originaria delle regioni amazzoniche e particolarmente comune in Brasile. I suoi principali componenti sono guaranina, teofillina, colina, xantina, adenina, guanina, tannini, alcaloidi (teobromina,teofillina), timbonine, d-catechina, ipoxantina, resine, saponine. Contiene una grande quantità di caffeina che rilascia molto lentamente, evitando così effetti di tossicità a vantaggio di effetti stimolanti e tonificanti. Proprio per la presenza di caffeina, oltre che di teofillina, è utilizzata per il trattamento di adipe e cellulite (Fonte: Journal of Cosmetic Science, July–August 2002, pages 209–218) , nonché come antiedematoso, in quanto tende a ridurre il gonfiore e creare un effetto levigante e ad aumentare il flusso sanguigno e l’azione liporiducente. La capacità di penetrazione di queste xantine è comprovata anche da studi scientifici (Bronaugh R.L. - Feldmann R.J. - Rogers J.G. - Zesch A.) Inoltre la pianta esercita benefici effetti anche sulla circolazione periferica Sono apprezzati anche le sue capacità antiossidanti, purificanti e antibatteriche (Fonti: BMC Complementary and Alternative Medicine, March 2006, http://www.biomedcentral.com/1472-6882/6/9; Bioscience, Biotechnology, and Biochemistry, November, 2005, pages 2219–2223; Obesity Research, July 2005, pages 1195–1204; and Sports Medicine, November 2001, pages 785–807). La ricerca ha dimostrato che può essere assorbita attraverso la pelle. (Fonti: International Journal of Farmaceutica , aprile 2006, www.sciencedirect.com/; Food and Chemical Toxicology , giugno 2006, pagine 862-867 ; Clinical Nutrition , dicembre 20005, pagine 1019-1028, e Clinical Pharmacology & Therapeutics , giugno 2005, pagine 560-571).

I Idrolizzato di buccia d’uva (hydrolyzed grape fruit): la buccia dell’uva e i semi risultano essere tra i più potenti anti-radicali liberi in natura grazie alla presenza di polifenoli, i flavonoidi e le antocianine che migliorano il microcircolo e stimolano la produzione di collagene. Uno dei componenti più importanti è il resveratrolo (un fenolo non flavonoide) a cui è riconosciuta azione antiteratogena e di fludificazione del sangue, antibatterica, antinfiammatoria, antiossidante, depurativa, disintossicante, e tonificante.

Idrolizzato di frumento (hydrolyzed wheat bran): il frumento ha proprietà molto simili a quelle dell’avena ed è utilizzato per la cura delle pelli molto delicate: le proteine in esso contenuto lo rendono un ottimo equilibrante del PH cutaneo, e, combinandosi con carboidrati, fosfolipidi e lipidi reintegrano il film idrolipidico apportando idratazione e contribuendo alla rigenerazione lipidica superficiale. E’ ricco in flavonoidi, vitamine (soprattutto la vitamina E) ed acidi grassi polinsaturi, oltre che in numerosi oligoelementi, tra cui rame, magnesio e fosforo, e risulta quindi un buon antiossidante e lenitivo; grazie alle sue caratteristiche fibre forma un microfilm protettivo dagli agenti esterni. Lascia la pelle setosa e morbida.

Idrolizzato di pomodoro (hydrolyzed tomato fruit): il pomodoro appartenente alla famiglia delle Solanacee è ricco di ricco di vitamina A, B, C ed E, acido folico, ferro, fosforo e calcio, betacarotene e di sali minerali, e viene utilizzato come ingrediente principale di maschere tonificanti rassodanti e nutrienti per la pelle. Sono inoltre presenti sostanze antiossidanti come lo zolfo e il licopene, responsabile del colore rosso del pomodoro, che aiuta anche la pelle a proteggersi dall'attacco dei radicali liberi, responsabili dei processi di invecchiamento e di molte patologie tumorali Uno studio della British Society for Investigative Dermatology ha scoperto che il pomodoro ha effetti positivi sulla pelle e la aiuta a proteggersi dagli effetti nocivi dei raggi UV. Il pomodoro ha anche proprietà idratanti, la vitamina A rigenera, la vitamina B aiuta al rinnovamento cellulare, oligo-elementi (bromo, fosforo), e minerali che stimolano il metabolismo cellulare.

L Laminaria digitata (laminaria digitata extract): è un’alga chiamata anche Fuco atlantico, appartenente al gruppo delle alghe brune, ricca di poligalattosidi, polimeri fucosici e acido ursolico Gli acidi amminici reagiscono con l’epidermide ed i legami chimici che vengono a crearsi formano un complesso idratante protettivo , mentre i polimeri del fucosio sono igroscopici e agiscono come agenti idratanti e l'acido ursolico contribuisce a formare una barriera protettiva sulla pelle. Essi contengono abbondanti amminoacidi, essenziali e non, come prolina, glicina e licina, presenti tutte queste che si trovano nelle fibre elastiche della pelle. Quindi la laminaria digitata è molto utile per mantenere ed aumentare l’elasticità cutanea, aumentando anche il grado di idratazione. I componenti principali della laminaria digitata sono: calcio, potassio, iodio, mannitolo (12-15%), glucosidi solubili condensati (15-40%), fucoidine e laminaran ( così come grassi, proteine, carboidrati e vitamine E, C, B12, B6, B3, B, A e Zn, F, Cr, Co, Mn, I, Na, Fe , P, Mg, K, Ca. Lo iodio, efficace per le sue proprietà lipolitiche per stimolazione della lipasi, è particolarmente abbondante in questo tipo di alga, che può contenere fino a 0,5% in termini di peso a secco. La Laminaria viene utilizzata principalmente nei trattamenti contro la cellulite e obesità , da sola o in combinazione con altri estratti per migliorare la sua attività. I sali minerali in essa contenuti, e soprattutto lo iodio, stimolano il metabolismo generale e generano un aumento degli scambi osmotici portando così all’eliminazione dei liquidi in eccesso. Per tutte queste ragioni la laminaria è uno dei più efficaci ingredienti nei preparati lipolitici.

Lecitina (lecithin): è una componente preponderante del tessuto nervoso ed è costituita da una miscela naturale di digliceridi degli acidi stearico, palmitico e oleico (in proporzioni variabili secondo l’origine), legata alla colina dell'acido fosforico, il cui aspetto varia da massa cerosa a liquido denso e viscoso. Si ricava da soia, mais e tuorlo d’uovo. Sia nella forma pura che in quella idrogenata, grazie alla componente fosfolipidica, è utile per migliorare l'aspetto della pelle secca o danneggiata, riducendo la desquamazione e ripristinando morbidezza, idratazione ed elasticità. La lecitina ha anche proprietà emulsionanti, stabilizzanti e addensanti e viene pertanto utilizzata con frequenza nelle preparazioni cosmetiche per migliorarne la texture.

M Malva (malva silvestris): è estremamente ricca di mucillaggini, tannini, antociani (malvina, malvidina, gossipicianina), solfati flavonoidi, caroteni, acidi organici (ac. caffeico, ac, clorgenico, ac. p-cumarico), aminoacidi (lisina, leucina, arginina, metionina) e sali potassici (3,7%) La sue principali proprietà cosmetiche e dermofunzionali sono legate alla presenza di mucillaggini che esplicano una spiccata azione idratante ed antiinfiammatoria Le mucillaggini sono degli eteropolisaccaridi (costituiti da miscele di pentosi, esosi ed acidi uronici) particolarmente idrofili per la presenza di numerosi ossidrili; da qui deriva la facoltà idratante delle mucillaggini che, in ambiente acquoso, si comportano come delle spugne assorbendo acqua e generando gel fluidi (idrocolloidi) che, applicati sulla pelle, producono in sottile film eudermico che cede acqua ai corneociti idratandoli e conferendo loro maggiore elasticità. Importante ricordare che l’acqua viene ceduta dalle mucillagini alla pelle ma non sottratta, proteggendola così dalle aggressioni esterne. A tutte queste proprietà aggiungiamo anche quelle emollienti, ammorbidenti e protettive, vulnerarie (rossori, ferite, punture di insetto), antidermatosi, lenitive, rinfrescanti e disarossanti. La malva è indicata per pelli sensibili, secche e disidratate, arrossate, con foruncoli, irritate dagli agenti ambientali ed atmosferici o che presentino manifestazioni esterne di malattie eruttive.

Melatonina (melatonin): è un ormone naturale, prodotto anche dal nostro corpo particolarmente durante le ore notturne (il picco massimo di sviluppo è tra le 2 e le 4 del mattino), fondamentale non solo per regolare i ritmi circadiani, ma anche per la sua potente azione antiossidante (scavenger=spazzino) nei confronti dei radicali liberi, particolarmente quelli idrossilici OH-, coinvolti nella degenerazione cellulare. Essendo altamente lipofila viene facilmente assorbita dai lipidi di membrana ed esercita quindi agevolmente le sue funzioni immunomodulanti e protettive nutrendo e stimolando i fibroblasti, conferendo così turgore, idratazione e luminosità alla pelle.

N - O Olio di Argan (argania spinosa seed oil): nasce dalla spremitura a freddo dei frutti della pianta di Argan presente esclusivamente nel sud del Marocco, e si ricava dopo una lunga lavorazione che dura diverse ore. Da 100 kg di frutti si ricava un solo liltro di olio, ed è questa una delle ragioni dei suoi costi elevati E’ un olio estremamente ricco in quanto contiene oltre l’80% di grassi insaturi (linoleico 34%, linolenico 0,1% ed oleico 46%), il 18% di grassi saturi (palmitico 13% e stearico 5%), e diversi tocoferoli, flavonoidi, carotenoidi, xantofille, steroli e triterpeni. Usato con regolarità stimola l’attività cellulare riossigenando e nutrendo i tessuti, migliora il tono del viso, attenua la comparsa delle rughe leviga la pelle, mimetizza le occhiaie e riduce l’irritabilità cutanea. Svolge un’ importante azione antiossidante (alta concentrazione di vitamina E), emolliente (i grassi insaturi si legano ai fosfolipidi di membrana rendendo la pelle più morbida, elastica e compatta), levigante, idratante. Ottimo per la prevenzione del rilassamento cutaneo, è di facile assorbimento e non lascia tracce d'unto.

Olio di avocado (avocado oil): si ottiene dalla spremitura della polpa disidratata del frutto dell’avocado (Persea gratissima) la quale contiene gliceridi dell’acido oleico (55-74%), linoleico (10-14%), palmitico (9-20%) e palmitoleico (3-7%). Componente importante dell’olio di Avocado è inoltre la frazione insaponificabile (2-12%), costituita da fitosteroli (beta-sitosterolo, campestrolo, citrostadienolo, ecc.), avocatine, acidi volatili e vitamine liposolubili, alcoli terpenici, che lo rendono estremamente efficace nel combattere rughe, senescenza, aridità cutanea e per il trattamento delle pelli secche , devitalizzate, atoniche, desquamate. L'olio di avocado, per le sue ottime caratteristiche eudermiche e sebosimili, è facilmente assorbito dalla pelle e facilita l’assorbimento di altri principi attivi; con le sue meravigliose proprietà emollienti è ideale per le pelli mature, nonché per alleviare la secchezza ed il prurito causato da psoriasi ed eczema e per riepitelizzare le screpolature. Ha proprietà nutritive, restitutive, emollienti, protettive, revitalizzanti, dermoterapeutiche e di protezione dalle radiazioni dovute alla sua particolare composizione in acidi grassi Oltre a conferire alla pelle un’eccellente protezione nei confronti di agenti nocivi (come le radiazioni UV), le sostanze funzionali dell’insaponificabile sono infatti in grado di stimolare l’attività dei fibroblasti del derma promuovendo la sintesi di collagene solubile, mentre le avocatine in particolare fungono da inibitori della collagenasi, una proteasi che distrugge le fibre collagene. Tutto ciò si traduce in un’efficace azione di stimolo del rinnovamento cutaneo, con conseguente incremento dell’idratazione e dell’elasticità della pelle. Le spiccate capacità normalizzanti del mantello idrolipidico cutaneo ne fanno inoltre un prezioso ingrediente per tutti i prodotti cosmetici destinati al ripristino della fisiologica morbidezza e idratazione della pelle.

Olio (o cera) di jojoba (buxus chinensis): ricavato dalla spremitura dei frutti, è una miscela di acidi, esteri ed alcoli grassi lineari insaturi ad alto peso molecolare che, grazie all’assenza di glicerina, consentono di classificarlo come cera liquida. Poiché si tratta di un olio non grasso sebo simile contenente anche acido linoleico, consente l’omeostasi delle ghiandole sebacee e sudoripare senza occludere i pori che aiuta invece a liberarsi dalle impurità. La struttura molecolare estremamente semplice e lineare consente una buona penetrazione, tanto che l’Insitute for Applied Pharmaceutical Research ne ha approfondito l’efficacia riportando in uno studio l'evidente riduzione delle rughe (del 26, 18 e 11% dopo 1, 4 e 8 ore rispettivamente dall'applicazione topica di olio di jojoba) ed il forte potere emolliente, idratante e contenitivo della TWEL (Trans Epidermal Water Loss). Grazie alla sua ottima azione filmogena minimizza efficacemente lo sfaldamento e la desquamazione dei corneociti, ed inoltre favorisce il ripristino del naturale PH cutaneo, rendendo la pelle elastica e morbida. La presenza di tocoferoli (vit. E) lo rende anche un buon antiossidante, antinfiammatorio ed emolliente; stimola inoltre la circolazione cutanea, rendendo la pelle luminosa ed elastica. Per la sua elevata purezza e stabilità è totalmente atossico ed eudermico, utilizzato nella prevenzione delle rughe e nel trattamento di pelli particolarmente secche e sottili. Olio di mandorle dolci (prunus amigdalus dulcis oil): si ottiene dalla pressione a freddo dei semi del mandorlo (varietà dulcis e amara). Anche se è noto che le mandorle amare contengono amigdalina (glucoside cianogenetico che per idrolisi libera glucosio, acido cianidrico e benzaldeide), l’olio ottenuto per semplice pressione a freddo dalla mandorla amara non contiene questa sostanza tossica (né i suoi prodotti di idrolisi) ma presenta una composizione del tutto analoga a quella dell’olio di mandorle dolci, tanto che la stessa Farmacopea prevede, per la preparazione dell’olio di mandorla FU (Amigdalae oleum), l’impiego di entrambe le varietà. La differenziazione tra mandorle dolci ed amare è invece molto importante riguardo all’uso alimentare, dove la mandorla rappresenta un ingrediente diffusamente utilizzato (soprattutto nel settore dolciario). L’olio di mandorla è un olio trasparente, limpido, di colore giallo chiaro, di odore leggero caratteristico e con un tenue sapore dolciastro. È molto ricco in acidi grassi polinsaturi rappresentati principalmente da acido oleico (62-86%), acido linoleico (20- 30%) e in minor misura da acido palmitico (4-9%), stearico, laurico e miristico. L’olio di mandorla, molto ben tollerato anche dalle pelli più delicate e sensibili per la sua elevata affinità con i componenti del sebo cutaneo, viene ampiamente utilizzato in cosmesi per le sue proprietà nutrienti, emollienti ed elasticizzanti cutanee. Entra pertanto nella formulazione di oleoliti, creme e latti idratanti destinati in particolare al trattamento di pelli infantili, delicate e facilmente arrossabili. Grazie alla sua elevata dermoaffinità, inoltre, l’olio di mandorla è adatto ad essere applicato anche puro sulla cute per rendere la pelle più morbida e resistente allo stiramento, in modo da prevenire la comparsa di inestetiche smagliature.

Olio di semi di girasole (helianthus annuus seed oil): viene estratto dai semi di Helianthus Annuus della famiglia delle Composite. Contiene una percentuale molto elevata di grassi polinsaturi, in particolare l’acido linoleico (fino al 75%), acido palmitico (4 - 9%), acido stearico (1 - 7%) ed oleico (10 – 14%) e una notevole quantità di vitamina E, A D3 e K, lecitina , tocoferoli , carotenoidi e cere. E’ un olio estremamente utile per idratare, elasticizzare e nutrire la pelle, ripristinare la secchezza cutanea, combattere la proliferazione dei radicali liberi, proteggere dai raggi solari nocivi e da infezioni batteriche.

P Palmitolo Tripeptide (Palmitoyl Tripeptide-5): il PTri-5, precedentemente denominato Palmitoyl Tripeptide-3, appartiene ai peptidi di nuova generazione ed è spesso indicato come collagene sintetico, perché PTri-5 riproduce il meccanismo di produzione di questa sostanza indispensabile per contrastare l’invecchiamento cutaneo. Studi in vitro hanno dimostrato PTri-5 aumenta la sintesi di collagene del 119%. Questo lo rende particolarmente efficace per rimpolpare le parti del viso e del corpo che hanno perso elasticità, come per esempio le aree con striae distensae (smagliature) così come le zone con la pelle rilassata ed atona come collo e braccia (effetto botosimile). Uno studio clinico su 60 volontari ha riportato una riduzione del 350% della comparsa di rughe dopo 84 giorni di utilizzo.

Panteteina solfonato (pantheteine sulfonate): la pantetina è un tiolo a basso peso molecolare, caratterizzato da gruppi funzionali contenenti atomi di zolfo e di idrogeno. È composta da due molecole di acido pantotenico legate assieme dal disolfide cistamina; questa struttura rappresenta la forma stabile detta panteteina, il substrato metabolico che costituisce la parte attiva delle molecole del coenzima A (formato da acido patotenico eβ-tioetanolamina e coinvolto nel ciclo di Krebs).

Propoli (propolis extract): da oltre 6000 anni questa meravigliosa gemma prodotta dalle api viene usata dall’uomo per sfruttarne le innumerevoli proprietà. Nella sua composizione ritroviamo balsami e resine nella percentuale del 50% (tra cui acido ferulico, cumarico e loro esteri, aldeidi ed acidi aromatici), vitamine del gruppo B, vitamina C ed E (azione antiossidante in quanto limita la per ossidazione lipidica), polifenoli, calcio, rame, manganese, ferro, polisaccaridi ed acidi uronici, cumarine ed altro. I flavonoidi (tra cui crisina e kaempferolo) in esso contenuti svolgono una grande attività antifermentativa, riepitelizzante, antimicotica (acido caffeico e xanterolo), antibatterica e batteriostatica (acido benzoico e ferulico), stimolando le funzioni metaboliche e proteggendo dalle radiazioni UV, vaso protettiva, irrobustendo le pareti dei capillari, e cicatrizzante.

Q - R - S - T - U - V - W - X - Y Riboflavina (riboflavin): chiamata anche vitamina B2 è stabile al calore, all’ossidazione e all’acido, ma si dissolve in presenza della luce, specialmente degli UV e di alcali. Nel sistema della catena respiratoria mitocondriale, dove si forma la gran parte dell’ATP necessario alla vita della cellula, ciascun enzima è costituito da una proteina unita ad un gruppo prostetico; il gruppo prostetico delle flavoproteine è proprio la riboflavina. Essa è quindi un cofattore enzimatico nel metabolismo energetico cellulare che utilizza lipidi, proteine e carboidrati, e ripulisce anche l’interno della cellula da elementi antagonisti. Particolarmente importante è il suo ruolo protettivo, insieme al glutatione reduttasi (il quale neutralizza il perossido di idrogeno, sottoprodotto delle normali reazioni metaboliche), nei processi ossidativi, in quanto essa cattura e distrugge i radicali liberi e salvaguarda l’integrità delle strutture lipidiche delle membrane cellulari.

S Soia (glycine soya): La parte impiegata sono i semi, i quali contengono un'elevata quantità di fibre, lignani, saponine minerali, proteine, lipidi polinsaturi e glucosidi che comprendono gli isoflavoni (genisteina, daidzeina, glyciteina). Grazie a questi ultimi ed alle vitamine ha una notevole proprietà antiossidante. Migliora inoltre il microcircolo, ed è quindi utile a ridurre le occhiaie ed i gonfiori intorno agli occhi. Ha anche ottimi effetti sulle sclerodermie, così come nella regolazione della sintesi del collagene, mostrando pure un’attività antinfiammatoria, sia per via topica che sistemica. Recentemente al Meeting annuale dell'American Academy of Dermatology il Dr. R.M. Grossman ed il suo staff hanno presentato uno studio che dimostrava che l’applicazione topica di estratto di soia riduceva sensibilmente sia il rossore che la formazione dei comedoni e di eruzioni papulo-cistiche. Inoltre i fitosteroli derivati dalla soia frenano l’eccessiva stimolazione delle ghiandole sebacee e creano un nuovo film lipidico sulla superficie cutanea, che funziona da barriera contro i germi.

Squalano (squalano): è un idrocarburo terpenico che, grazie alla sua struttura ramificata che gli conferisce la forma liquida, penetra rapidamente in profondità senza ungere apportando idratazione immediata. I grassi squalanici rappresentano circa il 15% delle pelli giovane ma diminuiscono di circa due terzi intorno ai 50 anni determinando una maggiore fragilità cutanea e vulnerabilità agli agenti esterni. Rispetto allo squalene (in cui sono presenti insaturazioni ossidabili) è una molecola stabile in grado di ricostituire con successo il film idrolipidico, ridurre sensibilmente la TEWL senza esercitare un potere occlusivo antitraspirante e con una spiccata azione emolliente

T Triclosano (triclosan): è un derivato clorurato del fenolo il cui uso nei prodotti cosmetici è regolamentato dalla Direttiva 76/768/CEE ad una concentrazione massima dello 0,3% come conservante. La sua efficacia come antisettico, antimicotico e battericida (nei confronti di gram+, gram-, miceti, anche micobatteri e spore) aumenta nel tempo, raggiunge il picco massimo tra i 3 e i 6 mesi dopo l'inizio del trattamento. Il suo effetto antiflogistico è dovuto all’azione sulle COX (ciclo ossigenasi) per inibizione della sintesi delle prostaglandine (come l’acido acetilsalicilico) Nel 2002 il Comitato Scientifico della Commissione europea (SCCS) ha dichiarato che il triclosano è un utile ed efficace biocida, aggiungendo che è “utilizzato con sicurezza da più di 35 anni in molti prodotti, inclusi quelli per l’igiene orale”. Triticum vulgare (triticum vulgare): estratto del germe di grano noto per la proprietà di stimolare la rigenerazione dei tessuti, inibire l'attività di enzimi proteolitici come la collagenasi e l’elastasi (responsabili della degradazione del collagene e dell’epastina) e prevenire l’invecchiamento cutaneo; grazie all’elevata concentrazione di vitamina E contribuisce a preservare l’elasticità cutanea e a compensare l'inaridimento della pelle donando una sensazione di freschezza nelle aree particolarmente delicate e diminuendo il fastidio provocato dalle irritazioni esterne.

Trigliceride caprilico/caprico (caprylic/capric triglyceride): derivato dall’olio di cocco, è un triestere combinato, miscela di acidi caprico e caprilico. Il suo utilizzo più diffuso è come emolliente per calmare e ammorbidire la pelle, grazie alla sua rapida capacità di penetrazione dovuta alla struttura estremamente leggera, e come idratante in quanto rallenta la perdita di acqua dalla pelle formando una barriera sulla superficie della pelle senza ungere Ha un’ eccezionale stabilità e resistenza all’ossidazione dovute all’alto contenuto di vitamine.

V Vitamina A (retinyl palmitate): è la forma più stabile di retinolo che allo stato puro si ossida rapidamente a contatto con il calore, l’ossigeno e la luce. Previene la disidratazione dell'epidermide e agisce come regolatore del metabolismo cutaneo mantenendo integre le membrane cellulari sia morfologicamente che funzionalmente, stimola il trofismo e lo sviluppo del tessuto epiteliale influenzando anche la sintesi di cheratina. Grazie alle sue conclamate proprietà emollienti aiuta a combattere l'invecchiamento cutaneo contribuendo ad idratare e normalizzare anche le pelli secche e screpolate.

Vitamina C (ascorbyl palmitate): è un potente antiossidante in quanto possiede la capacità di ossidarsi e ridursi reversibilmente da ac. ascorbico a ac. deidroascorbico e viceversa, funzionando da sistema redox Gioca un ruolo rilevante nella formazione del collagene, della sostanza fondamentale La vitamina C è un donatore di elettroni per 11 proteine ad attività enzimatica. Interviene nei processi cellulari per: - metabolismo del collagene, in quanto una diossigenasi alfa-chetoglutarato dipendente catalizza l'idrossilazione della prolina e della lisina a procollagene, il precursore del collagene. - Il meccanismo di questa reazione non è ancora del tutto chiarito, ma sicuramente l'ac. ascorbico, trasformando il metallo dalla forma ferrica a quella ferrosa, mantiene attivo l'enzima. - la sintesi di neurotrasmettitori, in quanto una monossigenasi catalizza la trasformazione della norepinefrina in dopamina; - stimola la produzione di anticorpi, l'attività fagocitaria dei leucociti e inattiva direttamente alcune tossine. - interviene nella biosintesi della carnitina (che permette l'ingresso di sostanze energetiche nella cellula) Abbinata alla vitamina E svolge con essa un’azione sinergica: rigenera l’alfatocoferolo dal suo radicale potenziandone l’effetto antiossidante rallentando invecchiamento cellulare e svolgendo un’attività antinfiammatoria e preventiva a livello cancerogeno.

Vitamina E (tocopheryl acetate): la molecola presenta una coda alchilica completamente idrofoba ed una testa tocoferolica, facilmente ossidabile, per la qual ragione è un ottimo antiossidante naturale, riduce e rallenta la formazione di lipoperossidi con un'azione di risparmio nei confronti della vitamina A, impedisce l'ossidazione di sostanze fortemente insature, degli acidi polinsaturi e della vitamina C, aiuta a mantenere in condizioni ottimali il tessuto connettivo. Presiede all'integrità delle componenti fosfolipidiche della membrana citoplasmatica, esercitando la funzione di “ scavenger free-radicals”.

Red vine (vitis vinifera leaf extract): le foglie della varietà di vite rossa hanno proprietà antinfiammatorie e vaso protettrici e vengono utilizzate per migliorare la circolazione superficiale e profonda e per riossigenare i tessuti. II colore rosso intenso delle foglie autunnali indica la ricchezza di questa pianta di flavonoidi, antocianosidi e protoantocianidine e tannini dello stesso tipo della vitamina P che proteggono dagli ossidanti che si formatisi a livello della parete vascolare favorendo infiammazione ed edema. Contiene anche il resveratrolo e procianidine, entrambi con potente capacità disintossicante e antiradicalica (ROS che concorrono a causare invecchiamento dei tessuti) con un effetto finale di protezione dell’elasticità e tonicità dei tessuti. E’ anche ricca di ricca di acidi organici (tartarico, malico, citrico, ossalico), glucidi (glucosio e fruttosio), vitamine (E-C e vitamine del gruppo B), minerali (potassio, ferro, rame, manganese), acidi grassi essenziali, polifenoli.

(Fonti: 1: Cancer Investigation, 1996, volume 14, number 6; Skin Pharmacology and Applied Skin Physiology, May–June 2002; and Journal of the American Academy of Dermatology, June 2005 2: Cosmetics & Toiletries, June 2002; and Journal of Cosmetic Science, September–October 2004 3: Oncology Research, volume 14, numbers 7/8, 2004 and Photodermatology, Photoimmunology, & Photomedicine, April 2003)


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